Dichiarazione dei redditi

  1. Dichiarazione dei redditi

I servizi dello studio

Elaborazione e presentazione della dichiarazione dei redditi

Tra i principali servizi offerti dallo studio commercialista Pragmatika ai clienti, c’è l’elaborazione e la presentazione della dichiarazione dei redditi.

La dichiarazione dei redditi è il documento tramite il quale i cittadini-contribuenti comunicano al Fisco Italiano i redditi percepiti nel corso dell’anno precedente.

La somma dei singoli redditi forma la base imponibile che moltiplicata per specifiche aliquote determina le imposte che i cittadini-contribuenti verseranno a scadenze prefissate.

La dichiarazione dei redditi è costituita da un insieme di quadri siglati con lettere che rappresentato i vari redditi (a.e. QUADRO B reddito da fabbricati).

I modelli forniti dall’Agenzia delle Entrate sono divisi in 3 fascicoli:

  • PF per Persone Fisiche senza partita iva generalmente dipendenti e con partita iva quali imprenditori, professionisti;
  • SP per Società di Persone quali S.a.s., S.n.c.;
  • SC per Società di Capitali quali S.r.l., S.p.a e S.a.p.a e ENC Enti Non Commerciali quali enti, associazioni sportive ecc….

Tutti i contribuenti sono obbligati a presentare la dichiarazione in una delle seguenti modalità:

  • per via telematica;
  • di persona;
  • tramite intermediario abilitato (commercialisti, avvocati, notai, CAF).
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I servizi del nostro

Studio Commercialista

Supportiamo l’imprenditore ed i professionisti nella gestione dell’attività in ogni sua fase, sia in quella di start up che nella successiva evoluzione.

Seguiamo i nostri clienti in una delle tappe fondamentali per tutti i nuovi imprenditori e liberi professionisti: l'apertura partita IVA

Forniamo un servizio di consulenza e affiancamento personalizzato alle aziende ed ai singoli professionisti nella dichiarazione IVA

Diamo il nostro supporto agli imprenditori e liberi professionisti nell'elaborazione e la presentazione della dichiarazione dei redditi

Dichiarazione redditi per posta

Dichiarazione dei redditi presso gli uffici postali

È disponibile in Italia anche un servizio gratuito di presentazione della dichiarazione dei redditi presso gli uffici postali

In questo caso il Modello va inserito in una busta fornita dal Comune, in modo che il triangolo posto in alto a sinistra del frontespizio del Modello corrisponda al triangolo sulla facciata della busta e che attraverso la finestra della busta risultino visibili il tipo di modello, la data di presentazione e i dati identificativi del contribuente.

Fate attenzione, se scegliete questa modalità di consegna, a prendere la ricevuta che l’ufficio postale è tenuto a rilasciare, per poter dimostrare l’avvenuta consegna nei tempi indicati dall’Agenzia delle Entrate.

Dichiarazione redditi - Chi deve farla

Chi deve fare la dichiarazione dei redditi?

Tutti i contribuenti persone fisiche che hanno conseguito redditi nell’anno precedente e che intendono portare in detrazione oneri deducibili e detraibili.

Tutti i contribuenti persone fisiche e giuridiche con partita iva che sono obbligati a tenere scritture contabili anche in assenza di redditi o anche se in perdita.



Generalmente, sono esonerati, dalla presentazione della dichiarazione:

  • contribuenti persone fisiche che hanno percepito redditi per i quali è dovuta un’imposta non superiore a 10,33€ e non sono obbligati alla tenuta delle scritture contabili;
  • contribuenti persone fisiche che hanno detrazioni pari o superiori all’imposta e non hanno redditi esteri, esempio i lavoratori dipendenti e pensionati che non hanno più di 8.000 euro annui di reddito;
  • contribuenti persone fisiche che hanno percepito solo redditi da pensioni di invalidità;
  • contribuenti persone fisiche che hanno percepito solo redditi da compensi di associazioni sportive dilettantistiche, fino a 28.158,28€;
  • contribuenti persone fisiche che hanno percepito solo redditi da compensi di associazioni sportive dilettantistiche, fino a 28.158,28€.

La scadenza

Dichiarazione redditi - Scadenze
Dichiarazione dei redditi: la scadenza

Per ciò che riguarda il termine per la presentazione del 730 e del modello Unico sono state approvate le nuove scadenze fiscali 2018 in base alle ultime novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018.

Al fine di non incorrere in problematiche, è bene ricordare che per la presentazione della dichiarazione dei redditi 2018 relativa ai redditi dell’anno 2017 i termini sono:

  • scadenza 730 ordinario - entro il 7 luglio, ovvero, entro lunedì 9 luglio 2018;
  • scadenza 730 precompilato - entro il 23 luglio, sia per chi invia da solo la dichiarazione precompilata che per chi si avvale di un intermediario;
  • scadenza modello Redditi ex Unico - entro il 31 ottobre e non più entro il 30 settembre.

La data di scadenza per la consegna tramite modello Redditi potrebbe subire proroghe, quindi risulta sempre utile verificare i termini nello scadenzario aggiornato dall’Agenzia delle Entrate.

L’avvenuta presentazione viene confermata con una comunicazione inviata all’utente attraverso lo stesso canale che ha scelto per la trasmissione ed è consultabile nella Sezione “ricevute” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate per utenti registrati ai servizi telematici.

Omessa dichiarazione

Dichiarazione redditi - Omissione e sanzioni
Cosa accade in caso di omessa dichiarazione redditi?

Ci sono alcune novità che riguardano i casi di omessa dichiarazione di redditi. Chi ad esempio detiene capitali in un Paese straniero in maniera illecita, grazie all’introduzione della voluntary disclosure ha la possibilità di mettersi in regola denunciando al fisco italiano quali violazioni sono state commesse; sarà fondamentale la compilazione del Quadro RW - Investimenti all’estero e/o attività estere di natura finanziaria - monitoraggio del Modello Redditi.



È importante sapere che la dichiarazione si considera omessa se non viene presentata entro 90 giorni dalla scadenza prevista, esempio (la scadenza è il 31 ottobre 2018 da presentare entro il 31 gennaio 2019).

Se la dichiarazione viene presentata dopo la scadenza ma entro 90 giorni, pagando il relativo ravvedimento, sarà considerata tardiva ma sarà valida.

Tale distinguo è importante ai fini dell’applicazione delle sanzioni e per la determinazione dei termini di prescrizione.

È importante anche sapere che la Legge di Stabilità, con l’entrata in vigore del nuovo obbligo di trasmissione dati delle spese sanitarie da parte delle strutture mediche e dei medici convenzionati al SSN o non, ha previsto sanzioni che vanno dai 100 ai 50.000€ per l’omessa, tardiva o errata trasmissione entro il 1° gennaio di ciascun anno di imposta.